Caro Robin,

 Caro Robin,                                                                                                                                Ottobre 2012
Penso di poter rapportarmi a praticamente tutte le parole che hai scritto. Mi forzo a lavorare e a parte questo, ci sono, certo, le mie lezioni in ungherese con Esther, l’insegnante, per richiedere un passaporto ungherese. Sto leggendo un libro sui comunisti in Ungheria durante la seconda guerra mondiale. L’autore, Sandor Maria, scrive di come sia divenuto indifferente: “Ho realizzato di essere diventato indifferente a tutto. L’indifferenza è pericolosa. E’ immorale ed è una contraddizione della vita. Fino ad ora, non sono mai stato indifferente. Ho vissuto questo e quello a modo mio, ma non ho mai provato indifferenza. Mi sono guardato e ho guardato intorno a me, e sono stato sconvolto di ciò che mi era successo. Solo in seguito capii: sono diventato indifferente perché sono costantemente circondato dal malvagio, dalla stupidità e dall’ingiustizia.”

Ho letto questo e ho pensato della vita qui, delle persone che mi circondano e ho pensato a me stessa. Ho pensato a come la malvagità, la stupidità e l’ingiustizia che ci circondano ci affliggono e come, se mai del tutto, io possa proteggermi da esse.

Noa

Questo testo, la cui lingua originale ed unica è l’inglese e che Diana Marrone (Slow Words) ha tradotto per voi in Italiano, è parte di Hush, libro fotografico di Noa Ben-Shalom, ISBN 978-09943373-3, Sternthal Books (Hush è stato appena nominato come primo Photo Book of the year dalla Aperture Foundation)

Per saperne di più:
Per vedere il trailer del libro in video e per comprarlo:

Lascia un commento