La coperta del letto

 

Il mio amico Bruno se n’andava

da bambino in bicicletta cantando

in una lingua che non c’è.

Gli piaceva che la gente che passava

lo credesse sempre uno straniero.

Io, con la gran coperta del letto dei miei

sulle spalle, da bambino mi credevo re,

in cucina ricevevo personaggi,

decidevo le guerre e le paci,

facevo politica mondiale.

Questa storia è andata a finir bene

perché non è finita: non abbiamo

più smesso di giocare.

 

 

 

Roberto Pazzi (Italia, 1946 -) Da Il Re, le parole (Lacaita, 1980)

 

 

Per leggere di più sul poeta e scrittore: http://www.roberto-pazzi.it/

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