La tua storia in dieci righe
Nasco nel 1978 a Borşa (Transilvania), una piccola città rumena (27.000 abitanti). Ho bei ricordi di quel periodo, cresco con sette fratelli e tre sorelle. Una famiglia numerosa, con cui rimango fino al 2003. Come scuole superiori studio sartoria e finisco intorno alla fine degli anni ’90. Poi mi sposo e dopo poco vengo in Italia, all’inizio degli anni 2000. Per venire in Italia ho lasciato in Romania due figli (che ora hanno 18 e 16 anni). All’inizio vivo un po’ a Pavia, da mia sorella, e poi inizio a lavorare a Milano prima in una ditta come operaia e poi in un’impresa di pulizie. Ora sono custode.
Pro e contro di lavorare come custode
E’ un lavoro che mi piace, anche se a volte non sono tranquilla. A volte c’è tanto da fare, e ci sono persone che non si capiscono tanto facilmente. Sai, a volte è proprio difficile lavorare con le persone. Perché si lamentano di me, vogliono di più e a volte mancano di rispetto.
Cosa fa la Milano per te?
E’ una bella città che mi ha dato il lavoro e tutto il resto.
Cosa fai tu per Milano e la società più in generale?
Mi impegno, faccio tutto quello che devo, pago le tasse – faccio tutto quello che devo fare.
Una esperienza bella che ti è capitata di recente
Ho finito la ristrutturazione di una casa a Borşa, l’ho comprata 3 anni fa, l’ho demolita e poi rifatta tutta a nuovo. La casa ora è a posto.
Una passione culinaria
Pasta al forno fatta con tanta besciamella.
La tua bevanda preferita
Coca-cola e Sprite, le bevande gassate in generale.
La musica o un libro che ti accompagna(no)
Lucio Dalla, Tiziano Ferro, Albano e Romina. Mi piacciono tanto. Ora non sto leggendo libri.
Un talento che hai e uno che ti manca.
Ho proprio un talento in cucina, oltre che a fare le pulizie. Mi piacerebbe cantare.
Cosa hai imparato dalla vita?
Ho imparato a lavorare, a rispettare le persone e a rispettare il modo di vivere di ognuno.