Emergency: Bangui

Crisi in Repubblica Centrafricana

A Bangui la tensione degli ultimi giorni non accenna a scendere: musulmani e Antibalaka continuano a combattere facendo numerosi morti, ancora la scorsa notte c’è stato un attacco al PK5, un quartiere in cui vivono molti musulmani.

Gli Antibalaka stanno riempiendo la città di barricate per controllare le vie di accesso. I campi di profughi e sfollati si stanno di nuovo riempiendo: le persone hanno paura di quello che potrebbe succedere e si radunano per cercare protezione. In questa situazione di totale incertezza gli spostamenti sono ridotti allo stretto necessario; lo vediamo anche al nostro Centro pediatrico, solitamente pieno, dove stamattina si sono presentati solo 30 pazienti. Solitamente al lunedì sono circa 150.

A un anno esatto dal colpo di stato e dall’autoproclamazione di Michel Djotodia come presidente – il capo dei Seleka si è poi dimesso a gennaio – la Repubblica Centrafricana continua a essere un Paese senza pace e come sempre le prime vittime sono i civili: donne, bambini, uomini uccisi o feriti dalla guerra e dalle sue conseguenze – stenti, povertà, carenza di cibo, difficoltà ad accedere alle cure e ai servizi basilari.

(24 marzo 2014)

Lascia un commento