…e la radio va

 

Un corpo umano è composto mediamente per il 65% di acqua.
La siccità sia il tuo nemico e le piante guida.
Ha senso prendersi così sul serio se la tua essenza è a rischio essiccamento o evaporazione?

 

La radio manda art rock da NYC.

 

Mi sento gatto ma parlo con i cani.
Parlo da solo mentre sonnecchio, l’altro me stesso ascolta.
Si è più attenti nella conversazione quando si parla da soli. L’altro te stesso ti segue. E sonnecchia con te.
Le proprie risposte son quelle che ci si aspetta, quelle dell’altro te stesso anche. Intelligenti, pertinenti interessanti. Comunque non spiazzanti.
Le proprie risposte non han bisogno di parole.
L’altro te stesso tace. E sonnecchia con te.

 

Alla radio mandano ancora art rock da NYC.

 

Ognuno sente di essere quel che sente, gli altri ritengono tu sia quel che fai.
Il mio vicino di casa si sentiva una principessa, ma faceva il benzinaio.
Lo chiamavano il re delle pompe.

 

Alla radio continuano a passare art rock da NYC.

 

Vorrei rubare l’età di chi ha anni meno di me per farne un uso migliore.

Beati i vincenti.
E beati anche i perdenti, perchè senza questi i vincenti non vincerebbero ed avrebbero vinto.
Sarebbe certo un mondo migliore se i vincenti assicurassero ai perdenti un fondo pensione per esser stati tali una vita intera ed aver cosi’ contribuito alla loro felicità.

 

Dalla radio sempre musica art rock da NYC.

 

Nel fortino di legno giocattolo del vecchio west, un centurione romano da solo ha fatto strage di giubbe blu, fregandosene degli indiani in arrivo. Ora attende Tex Willer e l’Uomo Ragno per una partita a briscola, nell’attesa che alla compagnia si aggiunga Capitan Harlock.

 

La mia tata era donna.
Le mie cugine donne e le mie zie anche.
Il mio cane e i miei due gatti erano femmine, pur essendo gatto e cane preceduti solitamente dall’articolo “il”.
La migliore amica di mia madre era donna cosi’ come anche mia madre. Donna anch’essa.
Le mie fidanzate donne e cosi’ le fidanzate di mio padre.
Una vita circondato da donne.
Da loro ho appreso meno di quanto avrei voluto.
Men che meno come si tengono i capelli in piega.

 

Spengo la radio.

 

(F.T)

(estratto da scritto contemporaneo in fase di pubblicazione)

 

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