Città di orgie

 

Città di orgie, giri e gioie!
Città che un giorno l’avere io abitato e cantato dentro di te renderà più celebre:
non è il tuo pavoneggiarti, non sono i tuoi sfondi mutevoli, i tuoi spettacoli, che mi ripagheranno;
non le schiere interminabili di case, né le navi attraccate ai moli,
né le processioni in strada, né le vetrine accese piene di cose,
e neppure il conversare con persone ben educate, e recitare la mia parte nella serata o nella festa.
Non è tutto questo, ma piuttosto, o Manhattan!, i tuoi frequenti e fugaci sguardi
che al mio passaggio mi offrono amore,
amore che contraccambia il mio per te: questo mi ripaga.
Solo gli amanti, gli amanti instancabili, mi ripagano.

 

Walt Whitman (1819-1992) da “Leaves of grass”, 1855

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