E allora noi vili

 

E allora noi vili

che amavamo la sera

bisbigliante, le case,

i sentieri sul fiume,

le luci rosse e sporche

di quei luoghi, il dolore

addolcito e taciuto ‒

noi strappammo le mani

dalla viva catena

e tacemmo, ma il cuore

ci sussultò di sangue,

e non fu piú dolcezza,

non fu piú abbandonarsi

al sentiero sul fiume ‒

‒ non piú servi, sapemmo

di essere soli e vivi.

 

23 novembre ’45

 

Cesare Pavese (Italia, 1908 – 1950)

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