da Carlos Drummons de Andrade
Sgobbi come un matto finché non diventi vecchio
e niente di quello che combini vale granché.
Giorno dopo giorno compi le stesse mosse,
rabbrividisci a letto, ti viene fame, vuoi una donna.
Gli eroi che impersonano vite di sacrificio e ubbidienza
riempiono i parchi in cui passeggi.
Di notte nella nebbia aprono i loro ombrelli di bronzo
oppure si ritirano negli atri vuoti del cinema.
Adori la notte per la sua capacità di annichilire,
ma mentre dormi i tuoi problemi non ti lasceranno morire.
Il risveglio prova solo l’esistenza della Grande Macchina
e la luce dura ti cade sulle spalle.
Cammini tra i morti e parli
dei tempi a venire e di questioni dello spirito.
La letteratura ha sprecato le tue migliori ore del fare l’amore.
Fine settimana sono andati persi pulendo l’appartamento.
Non hai remore a confessare il tuo fallimento e a posporre
la gioia collettiva al prossimo secolo. Accetti.
pioggia, guerra, disoccupazione e l’ingiusta distribuzione della ricchezza.
perché non puoi, tutto solo, far saltare in aria Manhattan.
Mark Strand (Canada-USA, 1934-2014)