C’è una felicità, una gioia
in un’anima seppellita viva in ciascuno
e dimenticata.
Non è il tuo gioco da bar
o da bancone, il tuo humour intimo
o le tue affezioni o la tua affabilità
o il tuo grande, luminoso gioco di parole.
Sono i superstiti che sopravvivono
o quel che succede quando la felicità
è seppellita viva, quando
non è più curata
dagli occhi di oggi e non si manifesta
neanche quando uno di noi muore, noi semplicemente
abbandoniamo, soli
con quel che resta di noi,
continuando ad essere esseri umani
senza essere umani,
senza quella felicità
Jack Hirschman (USA, 1933-), traduzione a cura di Slow Words
da Front Lines by permission of City Lights Books. Copyright © 2002 by Jack Hirschman. All rights reserved. Fonte: https://www.poets.org/poetsorg/poem/happiness
Copertina: dettaglio di un olio su tela di Gaitonde, Untitled 1965, (f. Diana Marrone)