Poesia 10

Abbiamo perso ancora questo crepuscolo.
Nessuno ci vide questa sera con le mani unite
mentre la notte azzurra cadeva sopra il mondo.
Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.
A volte come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mie mani.
Io ti ricordavo con l’anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.
 
Allora dov’eri?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perché mi investirà tutto l’amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?
 
E’ caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo, 
e come cane ferito il mio mantello mi si è accucciato tra i piedi.
Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

 

Pablo Neruda (Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalt, Cile, 1904-1973),

20 poesie e una canzone disperata (1924), Guanda ISBN 88-7746-960-9, 1997

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