Che spettacolo le migrazioni e
quel mucchio di detriti e cose inutili
che si scovano per caso
ho creduto ai sorrisi che mi hai regalato
al ventre che premevi severa
dovevano sbarcare i sogni indecenti
spietati come gli occhi degli assassini
che non sanno amare
c’è una scoperta nel sapere che sei servita
utilizzare in un momento tutti i sensi
concentrarsi per avere la certezza
di non aver sbagliato
amare non può essere
come un tentativo andato a male
cadranno i vulcani
e cadranno senza di noi
Giorgio Anastasia (Italia, 1972) da Fondazione
Senza Titolo (2016) è l’immagine di copertina di questa poesia. Autrice è la studentessa fotografa Carolina Scarpetta che insieme alla sua classe al CFI (Napoli) ha partecipato ad un workshop creativo ideato e condotto da Diana Marrone (Slow Words) per il comitato editoriale di Fondazione.
CFI (Centro di Fotografia indipendente) è uno studio fotografico e scuola non convenzionale fondato da Mario Spada, Biagio Ippolito e Luca Anzani a Napoli e gli studenti hanno liberamente scelto alcune poesie di Anastasia per creare un booklet di cartoline con i loro scatti ispirati variamente ai versi.