Dormire a Gaza

Dormire a Gaza

Dormirò come dormono tutti, o fado,mentre gli aerei bombardano

e l’aria si apre

come carne viva

sognerò il tradimento allora,

come sogna chi dorme mentre gli aerei bombardano


mi sveglierò a mezzogiorno per chiedere alla radio – come chiedono tutti:

Hanno smesso di bombardare? A quanto è salito il numero dei morti?

Ma la tragedia, o fado,

è che esistono due categorie di persone:

quelle che gettano per strada peccati e tormenti per poter dormire

e quelle che raccolgono i peccati e i tormenti degli altri, foggiandone

croci con cui marciare per le strade di Babilonia, Gaza e Beirut

e poi gridare:

Per quanto ancora?

Per quanto ancora?

Due anni fa mi trovavo a Dahie, a sud di Beirut, trascinando una croce

grande quanto quegli edifici

ma, chi porterà oggi sulle spalle stremate una croce

a Gerusalemme?

Tre chiodi sono la Terra

e la pietà è un martello 

colpisci, Signore

colpisci con i tuoi aerei

per quanto ancora?

Dicembre 2008

Naiwan Darwish (1978, Palestina), da Più Nulla da Perdere ed. Il Ponte del Sale, pag, 27 (traduzione dall’arabo di Simone Sibilio)

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