Poesia

Nello stesso modo in cui il diamante sbadato tiene

una scintilla dei primi fuochi del pianeta

intrappolata per sempre nella sua rete di ghiaccio,

non è il calore tardo dell’amore che trattiene la poesia,

ma l’atomo dell’amore che l’ha ritratto

dal silenzio: così se il carbone ardente del suo amore

comincia a bruciare, il poeta sente la sua voce

improvvisamente forzata, come il cantante di un bar – vanaglorioso

con il suo enorme sentimento, o annegato dai violini;

ma se produce una luce più stabile, sa che

il verso puro, quando finalmente arriverà, suonerà

come una sorgente di montagna, anonima e serena.

Sotto il cielo blu ignaro, l’acqua

non canta niente, non il tuo nome, non il mio.


Don Paterson (Scozia, 1963 -)

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