Marco, Piccola Biblioteca Libera Milano

Il sociologo e docente Marco Salomon, una vita spesa in pubblicità, ha una grande devozione per l’ambiente e si batte per migliorare l’esistente per conservare il pianeta in armonia tra tutte le generazioni.
Membro di associazioni ambientaliste, di difesa del paesaggio e del patrimonio culturale, da quasi venti anni presiede e ha creato con altri volontari, un piccolo miracolo culturale bottom up – la Piccola Biblioteca Libera. Ha accettato di raccontarcela, così che che ci aiuta ad accrescere la nostra collezione d’amore per la lettura a tutte le latitudini, dopo la storia della Biblioteca dell’Assunzione (Napoli), quella di Shubigi Rao da Singapore e tante altre che trovate tra le nostre pagine.
Oggi tocca a Milano, soprattutto ad uno dei miei quartieri preferiti dove ho a lungo vissuto e che ora ha cambiato completamente skyline, Isola.

La tua vita in poche righe, proprio da dove comincia. E quella della Piccola Biblioteca Libera

Nasco a Tradate, Varese, negli anni Sessanta quando la cittadina era nota per la Lesa, l’industria che rese popolari in Italia i mangiadischi, quelle macchinette che suonavano i 45 giri che oggi si trovano nelle fiere di dischi vintage. Finito il liceo fuggo a Milano, quartiere Isola. Sociologo di formazione, una vita professionale di consulente di marketing e comunicazione. Oggi mi dedico molto a una antica passione: l’ambientalismo e in particolare la tutela degli alberi, nostri preziosi alleati in questa troppo inquinata città.

Piccola Biblioteca Libera nasce da una notizia: nei cestoni della carta della raccolta differenziata a Milano finiscono oltre 200.000 libri all’anno. Perché non creare un sistema che salvi i libri dalla distruzione e li rimetta in circolo? Così nel 2016 con un piccolo gruppo di volontari abbiamo creato a Milano in Via Federico Confalonieri la prima sede di Piccola Biblioteca Libera, restaurando alcune strutture esistenti e trasformandole in una biblioteca all’aperto. Poi nel 2020 siamo cresciuti aprendo altri tre punti, fino a coprire tutto il quartiere Isola: oltre a via Confalonieri siamo anche in via Borsieri, in piazzale Segrino e in largo de Benedetti, proprio davanti a Palazzo Lombardia.

Utente e lettore tipo che vi frequenta con costanza?

PiBiLi come la chiamano i numerosi frequentatori ha un pubblico molto vasto: ogni anno entrano ed escono oltre 50.000 libri. Andiamo dagli abitanti del quartiere agli appassionati di book crossing milanesi e non solo. Riceviamo donazioni da tutta Italia. In generale siamo un concreto modello di economia circolare, e un servizio pubblico. Una casa per i libri che non hanno più casa e una opportunità di leggere per chi spesso ha la passione per la lettura e non i mezzi economici per coltivarla.

Siete in un quartiere dalle grandi ambizioni decisamente innervato da una nuova popolazione di frequentatori e residenti che si innesta ai precedenti che non sono andati via. Innervato anche da questo inusitato spazio pubblico che ha cambiato i connotati all’interazione sociale e viene da lunghi strascichi di lavori durati tantissimo.

La storia di Isola però viene da lontano, one of a kind direbbero i numerosi stranieri che vivono qui, e da ultimo non è più ospitale come una volta (anche voi siete stati danneggiati)….

La nostra sede principale di via Confalonieri si trova in un luogo molto simbolico e carico di storia. Qui era la sede della Brown Boveri, che fu alla fine dell’800 una delle prime industrie costruite in cemento armato, col tetto di vetro fatto a zig zag.  Demolita nei primi anni 80 del secolo scorso è stata sostituita da nuovi edifici come il Bosco Verticale e, accanto a noi, dalla Casa della Memoria con le sue facciate coperte da mosaici che rappresentano momenti della storia recente della città. Il giardino che ci circonda è molto frequentato ed è uno dei più verdi e freschi nella calura estiva. Davvero consigliabile.

La trasformazione dell’Isola è stata molto marcata: da quartiere operaio quasi periferico a residenze di alto costo. Ma davanti a noi abbiamo ancora degli edifici di edilizia popolare, e i loro abitanti sono tra i nostri volontari e frequentatori. Oggi l’Isola si sta trasformando in un distretto di vita notturna, e questa trasformazione sta modificando il quartiere, non sempre in modo positivo. In questo scenario siamo un po’ un presidio per chi vive un quartiere – e una apprezzata curiosità per i molti turisti, spesso giovani, che visitano l’Isola.

Un momento della giornata che ami e che persone lo attraversano

Come fanno anche altri mi capita di usare i tavoli di Piccola Biblioteca Libera per fermarmi a leggere o a lavorare. Un luogo piacevole in cui si trovano sempre libri spesso introvabili. Molto bella la luce al tramonto.

Un libro e una canzone con te in questo momento. 

Giorni fa ho trovato alla Piccola Biblioteca Libera una edizione 1955 dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, nella traduzione di Fernanda Pivano. Ovvia la voglia di riascoltarmi l’album che Fabrizio de Andrè ne ha tratto. La mia preferita? La storia del suonatore Jones.

Un luogo segreto che ami a Milano per leggere lontano dai tuoi libri se accade. 

Segreto non è ma sicuramente un po’ nascosto. L’Orto Botanico di Brera, dove trovate gli alberi più antichi della città.

Lascia un commento